Bluff è un piccolo villaggio di pescatori, situato all’estremo sud, dell’isola del sud, della Nuova Zelanda, ma quel che più conta è che rappresenta il punto del mondo (piccole isole escluse) più lontano dall’Italia. È proprio guardando quel minuscolo puntino nella carta geografica, che è scattata la mia follia “Io da lì voglio iniziare il mio viaggio e tornare a casa in Vespa”. Da quando questa folle idea mi è balenata in testa, non ho fatto altro che pensarci, è così che ho timbrato il mio passaporto per la felicità.
La follia e la felicità sono due stati d’animo che possono sembrare molto lontani tra loro, come lo sono il sole e la terra, eppure sono legati da un filo invisibile e profondo. Spesso la felicità nasce da scelte istintive, da atti spontanei, dal coraggio di andare oltre a ciò che è convenzionale; così come la follia, quella sana, rappresenta libertà dalle regole soffocanti, è quella scintilla che ci spinge a ballare sotto la pioggia e a credere in ciò che sembra irrealizzabile. La follia apre porte che la ragione chiuderebbe, impedendo alla felicità di trasformarsi in monotonia o semplice routine.
Questa avventura, dalla Nuova Zelanda all’Italia in Vespa, è un condensato di tutto ciò, un viaggio avventuroso e rocambolesco, che in poco più di sette mesi mi ha portato, alla giovane età di sessant’anni, ad attraversare mezzo mondo con la mia “Piccola”, realizzando una impresa che mai avrei pensato di poter compiere.
Felicemente Folle - In Vespa dall'altra parte del mondo
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